FOTOGRAMMETRIA CON DRONE – TERME ROMANE

FOTOGRAMMETRIA CON DRONE - TERME ROMANE

RILIEVO FOTOGRAMMETRICO TERME ROMANE, ACCONIA DI CURINGA (CZ)

Il rilievo delle Terme Romane di Acconia di Curinga nasce con l’intenzione di creare un contenuto multimediale esplorabile in Realtà Virtuale dedicato alla promozione e alla valorizzazione del territorio comunale. E’ stato effettuato con l’integrazione tra le tecniche di fotogrammetria aerea con drone e di rilievo topografico d’appoggio con stazione totale robotica.

Il complesso termale viene realizzato tra il I-II secolo d.C. ed è composto una pianta articolata in una parte centrale quadrata e in due spazi rettangolari posti sui lati. L’intero complesso è composto da paramenti murari realizzati con corsi più o meno orizzontali di elementi in pietrame (ciottoli di fiume di medio-piccole dimensioni) alternati a corsi di frammenti di laterizi probabilmente di riuso.

L’intero complesso termale è stato rilevato mediante tecnica di fotogrammetria aerea con drone. Questa modalità di rilevamento consente, da sola, di ottenere un modello fedele alla realtà in cromia e proporzioni, ma non necessariamente in scala. Questo perché la nuvola ottenuta è il risultato di un processo di elaborazione fotografica, che non ha intrinsecamente valore di misura. E’ stato necessario, dunque, utilizzare dei “punti d’appoggio” al rilievo, ossia si sono dei target, che sono stati rilevati topograficamente con l’utilizzo di una stazione totale robotica e, successivamente, acquisiti, insieme all’intero complesso dagli scatti fotografici aerei. L’acquisizione è avvenuta grazie alla programmazione del piano di volo del drone, che ha consentito di ottenere il numero di scatti idoneo ad ottenere la totale copertura dell’area, la giusta percentuale di sovrapposizione tra una fotografia e l’altra (per creare una nuvola uniforme e coerente con il modello reale) e di identificare l’altezza di volo corretta per evitare di ottenere distorsioni innaturali e, allo stesso tempo, un modello ad alta risoluzione.

Nella fase di post-produzione, le fotografie ottenute dal volo con drone sono state processate mediante l’utilizzo di un software di SfM (Structure from Motion), ossia un processo che consente di trasformare immagini 2D di un oggetto in un modello 3D vero e proprio. Grazie ai punti topografici d’appoggio, inoltre, è stato possibile dialogare con tale modello, associando le coordinate locali ai punti della nuvola corrispondenti ai target posizionati in sito, e ottenendo un modello perfettamente proporzionato e in scala.

Dalla nuvola di punti ottenuta sono stati estratti gli elaborati tecnici per la composizione di una tavola architettonica espositiva e un modello 3D formato mesh, che è stato successivamente caricato su piattaforma SketchFab per essere navigato in Realtà Virtuale.